Cominciato e finito tutto d'un fiato. Non perché sia un capolavoro dal quale non si riesce a staccarsi, ma perché è breve e si lascia leggere con facilità. Il libro mi è stato dato da leggere forse come una medicina, e forse lo sarà, chissà mai. Otto brevi racconti della vita e dell'esperienza del narratore americano, ebreo, progressista. Comincia con l'esortazione che gli fece un altro scrittore a non fare figli, per non perdere capacità e tempo per fare libri. La sua vita è andata in un'altra direzione, e di figli ne ha messi al mondo quattro. Ciascuno con le sue peculiarità da far inorridire, annoiare, schifare... da amare. Ma lui non esprime se non in modo molto soft giudizi morali, è molto "aperto". Anche alla possibilità che la sua prospettiva non sia l'unica possibile e cogente per i suoi figli, anche alla possibilità di