Giovanni Zenone

In patria prese a condurre una vita tutta raccolta nella pace domestica: vita deliziosissima a lui, che amava la solitudine come madre e nutrice e custode di forti pensieri, di affetti e desideri santi. (Pagani-Rossi, Vita di Antonio Rosmini , Ed. Manfrini 1959, Tomo 1 p. 176)

I pochi signori di Roma organizzarono un vasto latrocinio contro tutto il mondo conosciuto, da cui nessuna famiglia poteva salvarsi: e quando si asciugò anche questa sorgente di ricchezza ... allora la corruzione che si sfogava nelle mode e ne' lussi, non trovando più alimento bastevole, si tramutò in ira brutale e dilettossi della sola crudeltà, compiacendosi del solo sangue. (Antonio Rosmini, Sulla felicità , Città Nuova ed., p. 130-131)

La femmina, allorché si pone sulla galanteria, è meno sollecita della casa, i lavori domestici le si fanno intollerabili e rozzi, tutto le pute, e a lei non istà bene che il sofà ed il crocchio. Il giovane dottore lascia lo studio, il mercante il banco, il letterato lo scrittoio, allorché insege le mode. Per queste ognuno perde il senno: e il vanerello non è mai l'uomo dell'util fatica. La moda adunque è occupazione a quelli che non hanno a far niente. (Antonio Rosmini, Sulla felicità , Città Nuova ed., p. 128)

Riporto la coraggiosa lettera di protesta di Paolo Deotto, Direttore di Riscossa Cristiana , contro il Sindaco di Milano che vuole indottrinare i bambini dell'asilo con favole omosessuali. Come Zapatero, peggio dei pedofili! Egregio Signor Sindaco, se quanto riportano gli organi di informazione è esatto, il Comune di Milano, da Lei presieduto, avrebbe intenzione di introdurre negli asili comunali, come testo di lettura, il libro illustrato “Piccolo Uovo”, che presenta, sotto forma di fiaba, grossolane e gravissime falsificazioni, asserendo l'esistenza di “diversi tipi” di famiglie. Vi sarebbero così famiglie con due padri, omosessuali, ovviamente, o con due madri, i.c.s., o monogenitoriali, o (per ora, l'istruttivo libro lo concede...) con un padre e

Gli uomini del mondo altro non sanno fare che distruggere una supposta titannia con una tirannia vera. (Antonio Rosmini, Sulla felicità , Città Nuova ed. 2011, p. 110)