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Un romanzo bello, poetico, che parla a noi oggi

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Un romanzo poetico, profondo, piacevole, pieno di spunti di riflessione frutto di una sensibilità, quella dell’autore, che emerge con grande abilità narrativa. Forse il miglior libro di Aldo Maria Valli! Ascoltane la recensione dalla voce del Prof. Giovanni Zenone. Aldo Maria Valli,   La finestra , Fede & Cultura 2021 Iscriviti al nostro canale senza censura su Telegram ➜   https://t.me/fedecultura

Chi ce l'ha ficcata dentro?

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Oggi dopo aver pregato il Rosario in famiglia abbiamo pregato le litanie Lauretane. Ho usato il sito del Vaticano per leggerle. Mi è venuto un colpo quando ho letto "Conforto dei migranti". Aggiunta indebita che non è mai esistita. Non userò più il sito del Vaticano per pregare. Non è affidabile, inclina alle idiozie politicamente ed ecclesialmente corrette. Non serve per la preghiera né per la fede. Purtroppo è solo l'ennesima conferma di quanto già sapevo. Amen.

Lo Spirito consolatore - di Gabriel Bunge

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Ho cominciato questo libro - Lo Spirito consolatore - e dopo 16 pagine ne ho interrotta la lettura: mi sapeva troppo di teologia! Poiché, tuttavia, lasciare un libro incompiuto nella lettura è una sconfitta che non mi piace subire (ricordo ancora con amarezza i due libri che ho lasciato incompiuti: Uno, nessuno, centomila di Luigi Pirandello - cominciato e lasciato quando avevo 18 anni - e Orcynus orca di Stefano d'Arrigo - cominciato e abbandonato poco oltre i 20 anni), grazie alla spinta di un amico che l'aveva letto mi sono deciso e l'ho ripreso per finirlo. Ho usato la mia tecnica consueta per i testi pesanti: andare avanti, non cercare di capire troppo, lasciare che il flusso delle parole scritte entri in me attraverso gli occhi senza pretendere l'adesione piena della mente, della memoria, del gusto. Solo immergersi nel flusso. La tecnica ha dato il suo risultato: in pochi giorni ho finito il libro - non grosso - e ne ho tratto anche un sia pur non immenso profi

Una diga sul Pacifico

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Clicca Ho letto questo libro per capire come fosse la vita a inizio '900 in Vietnam, l'Indocina colonia francese dove andò a far fortuna mio bisnonno e dove vissero i miei nonni e mio padre fino al 1948. Il romanzo è la storia del rapporto difficile tra una madre vedova e piena di problemi e fissazioni a causa di un affare andato male che ha portato la famiglia sull'orlo della povertà e i suoi due figli, uno maschio appassionato di auto e musica - sempre la stessa, ascoltata sul grammofono - e una femmina - sempre in attesa di un uomo che la porti via da quella pianura desolata e improduttiva sul bordo del Pacifico. Al di là di questo rapporto complesso e malato traspare la realtà della colonna francese che fu per molti un miraggio che si risolse in delusione o fallimento, anche - ma non solo - grazie alla complicità di funzionari coloniali francesi che abusavano dei loro poteri illudendo i nuovi coloni e poi depredandoli. Masse di illusi si sfiorano con la classe alta degl

Antichrista, di Amélie Nothomb

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Amélie Nothomb è una felice scrittrice di racconti lunghi o romanzi brevi  che narrano la vita, le nevrosi, le perversioni, le gioie insoddisfatte di giovani donne che forse sono sempre il suo alter-ego. Questo romanzo racconta la terribile disillusione subìta da una sedicenne introversa e senza amici, figlia unica, che crede di aver trovato finalmente un'amica, la frizzante, seduttrice e fascinosa Christa, l'idolo della scuola. L'illusione è subito spezzata dal vero volto di quella che più che Christa si rivela un'Antichrista. Sorrisi davanti agli altri ma poi, a tu per tu, un diavolo di egoismo, malvagità, dispetti, cattiverie bugie gratuite che alimentano la sua fame insaziabile di fare del male, di umiliare, di far sentire inferiore l'amica. L'autrice stupisce sempre per l'arguzia delle analisi psicologiche del mostro e della sua vittima. La vittoria del male sull'onestà e sulla cultura è il dramma che pervade tutto il romanzo, unito al tradimento

Il viaggiatore

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Il viaggiatore , di Ulrich Alexander Boschwitz Il romanzo angosciante delle fuga precipitosa da casa di un ricco commerciante ebreo sposato con un’ariana, che vede violata e profanata la sua casa da una squadraccia di camicie brune la sera prima della "notte dei cristalli". È l’inizio della fine delle sue certezze. L’unità familiare, la solidarietà (anche fra ebrei stessi) coi parenti ariani che lui in passato aveva beneficato, il rispetto per gli accordi commerciali, professionali, umani di amicizia vengono devastati dal nuovo stato di cose si va stringendo via via la macchina statale al collo degli ebrei. La sensazione di essere diverso, di essere fuori posto, di rischiare non solo i beni ma anche la vita, cresce di continuo nel corso dei viaggi incessanti in treno, ultimo rifugio sul quale darsi un contegno da rispettabile cittadino. I soci, gli amici e i familiari tradiscono, è la nuova situazione sociale che fa sembrare ovvio il tradimento, una necessità indiscutib

L'araldo dello sterminio

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Clicca per averlo gratis L'araldo dello stermini o , di Michael  Shaara, è un Urania uscito in Italia nel 1983. È la storia del dilemma morale di un uomo che è fra i due per mille che sopravvive a radiazioni deliberatamente emesse che sterminano un'intera cittadina americana. Costui è inviato dal governo a spegnere la fonte delle radiazioni, ma scopre che vivere in 30 persone dove prima si era in settantamila non è male. Lo stato, con tutto quello che esso comporta sulla libertà e autonomia dele persone, non esiste. I motivi di conflitto non esistono. Il mondo rimanendo in pochissimi si direbbe che sia davvero migliore. Che fare? Bloccare le radiazioni e salvare il mondo o farle andare su tutta la terra e cominciare un nuovo mondo migliore, sia pure al prezzo della morte di miliardi di persone geneticamente difettose? Il fascino malthusiano, ecologista e ambientalista di un mondo in cui si resta in pochi e senza strutture sociali, in primis lo stato, poi le tasse, l