Un profilattico intellettuale per non concepire idee sbagliate
di Giovanni Zenone
La furia autodistruttiva della Chiesa già denunciata dai pontefici ha una manifestazione di particolare gravità - in perfetta sintonia con il mondo anti-cristiano - nell'ecumenismo e nel dialogo interreligioso che relativizza la pienezza della Verità presente e operante nella Chiesa Cattolica, l'unica fondata da Dio stesso e nella quale, nonostante la cattiva volontà dei suoi membri, Dio è operante in modo sovraeminente attraverso i Sacramenti e la Dottrina magisteriale. Per capire con di Chesterton parole l'incomparabilità dell'unica vera Fede voluta da Dio e tutte le altre religioni si legga
l'illuminante capitolo "Dio e le religioni comparate" nel testo di Gilbert K. Chesterton "L'uomo eterno" (pp. 105-126). Le sordide ammucchiate religiose in cui si fa strame del culto dovuto all'unico Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo in un sincretismo dove l'eccitazione spinge ad amplessi lussuriosi con idoli satanici - anche se monolatrici - sono considerate dal teologume e dalla pretaglia deviata segno di "apertura" e liberalità. "Dire che il dio dello straniero può essere il nostro dio, è considerato come una prova d'illuminato liberalismo; e infatti i pagani si reputavano molto liberali e illuminati quando consentivano di aggiungere agli dei della città e del focolare domestico un fantastico e selvatico Dioniso disceso dalle montagne o un rustico e deforme Pan venuto carponi giù per i boschi. Ma questa pretesa maggior larghezza di idee fu proprio quella che distrusse l'idea più larga di tutte: l'idea d'una paternità che unifica sotto di sé tutto il mondo", cioè il vero monoteismo (cfr. Gilbert K. Chesterton, L'uomo eterno p. 120). Esce oggi - dopo il successo dell'edizione cartacea - la versione iBook in iTunes del libro illuminante e tagliente già presente anche in Kindle di Mons. Brunero Gherardini "Quale accordo fra Cristo e Beliar?", in cui titolo e copertina non lasciano spazio a dubbi come usano invece fare gli eretici che mescolano il sì e il no in aperta disobbedienza all'ordine di Cristo "Sia il vostro parlare sì, sì, no, no, il di più viene dal Maligno". Un altro testo quindi per resistere alla deriva protestante e mondana in cui la Chiesa versa, che fa temere che quando Cristo tornerà non trovi più la Fede sulla terra, ma qualcos'altro.
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l'illuminante capitolo "Dio e le religioni comparate" nel testo di Gilbert K. Chesterton "L'uomo eterno" (pp. 105-126). Le sordide ammucchiate religiose in cui si fa strame del culto dovuto all'unico Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo in un sincretismo dove l'eccitazione spinge ad amplessi lussuriosi con idoli satanici - anche se monolatrici - sono considerate dal teologume e dalla pretaglia deviata segno di "apertura" e liberalità. "Dire che il dio dello straniero può essere il nostro dio, è considerato come una prova d'illuminato liberalismo; e infatti i pagani si reputavano molto liberali e illuminati quando consentivano di aggiungere agli dei della città e del focolare domestico un fantastico e selvatico Dioniso disceso dalle montagne o un rustico e deforme Pan venuto carponi giù per i boschi. Ma questa pretesa maggior larghezza di idee fu proprio quella che distrusse l'idea più larga di tutte: l'idea d'una paternità che unifica sotto di sé tutto il mondo", cioè il vero monoteismo (cfr. Gilbert K. Chesterton, L'uomo eterno p. 120). Esce oggi - dopo il successo dell'edizione cartacea - la versione iBook in iTunes del libro illuminante e tagliente già presente anche in Kindle di Mons. Brunero Gherardini "Quale accordo fra Cristo e Beliar?", in cui titolo e copertina non lasciano spazio a dubbi come usano invece fare gli eretici che mescolano il sì e il no in aperta disobbedienza all'ordine di Cristo "Sia il vostro parlare sì, sì, no, no, il di più viene dal Maligno". Un altro testo quindi per resistere alla deriva protestante e mondana in cui la Chiesa versa, che fa temere che quando Cristo tornerà non trovi più la Fede sulla terra, ma qualcos'altro.
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