Disputa medievale: il ritorno!

“Disputatio” alla maniera medievale: discutere temi attuali controversi usando la tecnica medievale della “Quaestio Disputatae” di cui san Tommaso d'Acquino fu maestro impareggiabile. Sarà il metodo che verrà adottato questo lunedì a Roma da due professori per trattare il tema della formazione dei sacerdoti del domani, con il titolo “Più claustro o più oratorio?” presso la Pontificia Università San Tommaso “Angelicum” di Roma. La quinta sessione delle “Quaestiones disputatae” inizierà alle 16.00 di lunedì 17 dicembre nell'Aula 11 della Pontificia Università San Tommaso d'Aquino di Roma. La metodologia della disputa risale al Medioevo e si basa sul metodo dialettico di tesi e obiezioni; Maria Margherita Rossi ha spiegato che “la disputatio è l'atto che riassume l'attività dell'intellettuale nell'Europa medievale, perché fa parte del compito del magister, vale a dire esercizio, atto accademico e tecnica di ricerca”. Maria Margherita Rossi crede che la forza di questo metodo dialettico, che fa “un uso intelligente delle fonti della teologia” e sa navigare nella “razionalità intrinseca delle argomentazioni”, è decisamente necessaria in un terreno culturale “ostile”. La professoressa compie un'osservazione statistica “assolutamente benevola” e rivela di trovare molti più conferenzieri per “temi tradizionali” che non “pionieri” disposti a “mettersi alla prova” con questo metodo che richiede il controllo della coerenza logica e sistematica.
(mia sintesi da un articolo di Zenit)

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