Consiglieresti di abortire?

Domanda: Se conoscessi una donna incinta, malata di sifilide, che avesse già otto figli, di cui tre sordi, due ciechi e uno ritardato mentale, le consiglieresti di abortire? Se hai risposto “sì”, hai appena contribuito a eliminare… Ludwig van Beethoven.
(Andrea Tornielli)

Commenti

Unknown ha detto…
abortire? sinceramente non saprei!

ma un pò d'astinenza, che ne dice!!


alex
Anonimo ha detto…
che delusione!
ci si aspetterebbe, in un blog come questo, di trovare delle cose serie, e invece... le solite patacche metropolitane ('leggende' è anche troppo) a un centesimo la dozzina. Non mi dica che ha pubblicato questa sciocchezza perchè la ritiene seria! Tra l'altro, nei siti dove è reperibile, spesso si trova, almeno!!, la sciocchezza speculare (se tra 3 candidati preferisci, quello che sembra più serio, hai appena 'votato' Hitler- oppure, se sei moglie di uno statale e nel 1888 non hai abortito, hai fatto nascere Hitler, ecc.)
Intanto, Beethoven non era il nono, figlio, ma il maggiore. Per la precisione era il secondo, ma il fratello maggiore era morto piccolo, e non era cieco, sordomuto o ritardato. Non ci sono prove che uno o entrmabi i genitori avessero la sifilide (la madre morì di TBC ma all'epoca era purtroppo una morte comune), ecc ecc.
Cosa più importante, la fallacia di questo argomento è così evidente che non ci sarebbe neanche bisogno di puntualizzarla: l'autore, e lei che ha pubblicato, volete forse suggerire che esiste una relazione di causa-effetto tra la malattia di uno o entrambi i genitori e l'handicap di fratelli maggiori, da un lato, e la nascita di un genio musicale, dall'altro?
Io confido nelle vostre intelligenze, perciò credo di no.
E credo anche che sareste voi i primi a ridere se, usando lo stesso paralogismo, io mi mettessi a sostenere la possibilità del matrimonio per i sacerdoti, dicendo "sei contrario a che il clero possa sposarsi e avere figli? Bene, hai appena contribuito a non far nascere Eulero e Van Gogh" (per citare due tra i tantissimi geni figli di pastori protestanti).
Spero di aver fornito utili spunti di riflessione...e di veder pubblicato questo mio commento.
Saluti
Alberto di Carlo
Giovanni Zenone ha detto…
Gent.mo Alberto Di Carlo, la questione non è come la pone Lei abusando (in senso storico letteralistico) di quella che possiamo tenere per una sorta di parabola del buon Tornielli. La vera questione non è che non si debba abortire perchè potrebbe nascere un deficiente, ma che non si deve abortire perchè nascerà un essere umano, che anche se si chiamasse Romano Prodi avrebbe - nonostante tutto - la dignità che non permette a chicchesia di assassinarlo. Riguardo poi al matrimonio dei preti sbaglia ancora: quelli che Lei cita sono pastori protestanti, non preti. C'è la enorme differenza del sacramento del'Ordine cattolico. E poi direi che sia cosa ben diversa dall'asassinio di un innocente indifeso!

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