Viva il Papa, abbasso i laici "tolleranti"!

Giorgio Israel, professore ordinario di Matematiche complementari a “La Sapienza” di origine ebraica, dopo il vergognoso attacco al Papa da parte di alcuni cialtroni, ha denunciato la contraddizione di quanti si sono opposti alla visita del Papa, teoricamente in difesa del valore della presunta laicità della scienza, negandogli il diritto di parola. “È sorprendente che quanti hanno scelto come motto la celebre frase attribuita a Voltaire - 'mi batterò fino alla morte perché tu possa dire il contrario di quel che penso' - si oppongano a che il Papa tenga un discorso all'università di Roma 'La Sapienza'”, ha osservato. “È tanto più sorprendente in quanto le università italiane sono ormai un luogo aperto ad ogni tipo di intervento ed è inspiegabile che al Papa soltanto sia riservato un divieto d'ingresso”, ha aggiunto. L'opposizione alla visita del Papa, ha commentato, non è “motivata da un principio astratto e tradizionale di laicità”, ma è “di carattere ideologico e ha come bersaglio specifico Benedetto XVI in quanto si permette di parlare di scienza e dei rapporti tra scienza e fede, anziché limitarsi a parlare di fede”. Le sinistre non hanno perso l'occasione per dimostrare la propria sulfurea intolleranza.

Commenti

Anonimo ha detto…
Mi è parso di vedere al telegiornale questa notizia........ E concordo pienamente con lei: il gesto fatto dai provessori e dagli studenti è proprio una cosa inaudita...tanto che all'inizio non credevo a ciò che sentivo.
Xar ha detto…
Beh, secondo me questo gesto è da considerare stupido anche da parte di chi non è cattolico.
Cacciare il Papa senza riserve e senza possibilità di appello non mi pare il modo migliore per sostenere la propria tesi.
Io onestamente sono una persona a cui piace ragionare scientificamente e che crede che la Bibbia non va intesa alla lettera, e in questo senza dubbio lei sarà in contrasto con me.

Però ritengo veramente sbagliato il gesto fatto da professori e studenti. Se sono così convinti della loro laicità non dovrebbero temere di essere "corrotti" dalle parole del Papa, se le temono vuole dire che non sono così sicuri della loro posizione.

In ogni caso si sono trascinati addosso il torto, anche se avessero avuto ragione.

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