Sulle unioni omosessuali
Se qualcuno ha poco tempo per formarsi una coscienza retta e perciò cattolica sulla questione unioni omosessuali, riporto poche righe da documenti di Santa Romana Chiesa, vincolanti, perciò obbligatori per chi è cattolico, politico o non politico che sia. Questo intervento credo poi che sia utile orientamento ai cortesi lettori che in questi giorni mettono commenti su questo blog.
“Cristo ha dotato i pastori del carisma dell'infallibilità in materia di fede e di costumi” (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 890).
“I cristiani, nella formazione della loro coscienza devono considerare diligentemente la dottrina sacra e certa della Chiesa. Infatti per volontà di Cristo la Chiesa Cattolica è maestra di verità” (Documenti del Concilio Vaticano II, Dignitati humanae, n. 14 c).
“Tutti i fedeli sono tenuti ad opporsi al riconoscimento legale delle unioni omosessuali, i politici lo sono in particolare, nella linea di responsabilità che è loro propria... Sono da tenere presenti le seguenti indicazioni etiche. Nel caso in cui si proponga.. all'Assemblea legislativa un progetto di legge favorevole al riconoscimento legale delle unioni omosessuali, il parlamentare cattolico ha il dovere morale di esprimere chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro il progetto di legge. Concedere il suffragio del proprio voto ad un testo legislativo così nocivo per il bene comune della società è un atto gravemente immorale” (Congregazione per la Dottrina della Fede, 3 giugno 2003, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali).
“Tali scelte e condivisioni, essendo in contraddizione con i principi basilari della coscienza cristiana, non sono compatibili con l'appartenenza ad associazioni o organizzazioni che si definiscono cattoliche” (Congregazione per la Dottrina della Fede, 21 novembre 2002, Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica).
È lecito e anzi doveroso porsi la domanda se qui non operi ancora una nuova ideologia del male, forse più subdola e celata, che tenta di sfruttare, contro l’uomo e contro la famiglia, perfino i diritti dell’uomo” (Giovanni Paolo II, Memoria e identità, Rizzoli, Milano 2006, p. 23).
E adesso che qualcuno ci provi soltanto a ripetere che i cosiddetti matrimoni omosessuali o Dico sono semi di bene!
Consiglio, per farsi idee chiare da un punto di vista psicologico, il pregevolissimo libro di Roberto Marchesini "Come scegliere il proprio orientamento sessuale (o vivere felici" edito da Fede & Cultura.
Commenti
"Non giudicate, affinché non siate giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi."
"Ciascuno di noi renderà conto di sé stesso a Dio. Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, né a essere per lui un'occasione di caduta."
"Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente. Deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità, in modo che, rientrati in sé stessi, escano dal laccio del diavolo, che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà."
tu che hai fatto finora?
Solo che questa frase di Gesù non significa che non si deve dire che chi ruba è un ladro (giudizio vero e necessario) e che perciò fa male (giudizio vero e neessario). Significa che non si deve disprezzare, odiare la persona del peccatore. Come al solito chi fa questi commenti confonde il giudizio sul peccato (lecito e doveroso) col disprezzo del peccatore (proibito). Se si stesse a questi interpreti eretici (e non preparati) della Sacra Scrittura non si potrebbe più mettere in galera chi se lo merita e non si potrebbe nemmeno più fare alcun discorso morale senza essere tacciati (dagli immorali) di moralismo.
Martini non solo è fallibile, ma spesso ha detto cose del tutto opinabili.
domanda: ma sono infallibili o no?
alcuni "pastori" sono finiti sulle pagine della cronaca; alcuni nella cronaca rosa, altri (peggio ancora)nella cronaca nera.
vorrei mi chiarisse il concetto di pastore, e di infallibilità.
alex
i rapporti Chiesa/Stato sono regolati dai concordati del 1984, l'articolo 1 precisa anzi riafferma ciò che si trova anche nella costituzione all'articolo 7 ossia:
La Repubblica italiana e la Santa Sede riaffermano che lo Stato e la Chiesa
cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani,
impegnandosi al pieno rispetto di tale principio nei loro rapporti
ed alla reciproca collaborazione per la promozione dell'uomo e il bene del Paese.
Ecco,io non sono un giurista, ma indipendente non vuol dire che lo stato può disporre liberamente di se stesso, quindi non dipendere altro che da sè stesso, e perciò dovrebbe agire in assoluta autonomia? Stato e Chiesa sono impegnati a rispettare tali rapporti,cioè di non dipendenza reciproca, ma allo stesso tempo sono invitati alla collaborazione per la promozione dell'uomo ed il bene del paese. Ora, ciò che non capisco e questa cosa: come possono 2 cose che dovrebbero essere separate collaborare? Vuol dire che la Chiesa deve impegnarsi anima e corpo per promuovere a mò di consiglio i suoi ideali in uno stato di fatto laico(anche se nella costituzione non viene mai detto che lo stato è laico ma solo che è indipendente e sovrano nei confronti della Chiesa, non è una vera e propria dichiarazione di laicità), cioè l'intervento della Chiesa sarebbe solo quello di dare un consiglio? Essendo indipendente non può agire "fisicamente" ma solo verbalmente spronando i parlamentari cattolici a perseguire il suo ideale?Ora pongo la mia semplice domanda: vorrei sapere come a livello morale ma in particolare a livello giuridico cioè nella concretezza dell'agire legislativo in uno stato "indipendente" come quello italiano la chiesa possa esercitare il suo potere, e se ne sia di fatto autorizzata (a livello costituzionale non spirituale)? Spero di essere stato abbastanza chiaro nell'esporre questo pensiero che è stato ispirato dalla discussione sulle unioni omosessuali e da una mia lettura e interpretazione, non so se corretta, della costituzione e del concordato.
nella risposta sono graditi anche consigli di eventuali letture. grazie distinti saluti
Buone letture in proposito sono il libro di cui a questo post, come anche, su www.fedecultura.com, il libro di Francesco Mario Agnoli "Attacco alla famiglia".
Con la più viva cordialità.
La questione del non ereditare il Regno dei Cieli penso derivi dalla Genesi quando si parla della città di Sodoma.
Una domanda: in questo capitolo Lot ha la geniale idea di offrire allo stupro di massa le loro figlie. Ora, non penso che la cosa sarebbe stata particolarmente apprezzata dalle ragazze.
Come può un'azione simile essere giudicata positivamente? Cioè, si fosse offerto posso capire, ledi la tua libertà per salvare i tuoi ospiti, ma offrire le figlie...beh, mi sembra un gesto alquanto "comodo".
Il problema sono le persone che come lei pensano di sapere tutto.
"ho tre titoli universitari ecclesiastici e una laurea in filosofia alla statale di Bologna" e con questo? Sono felice per lei, sicuramente avrà anche una bella vita, una bella famiglia e un bel lavoro. Bene, lasci stare gli altri allora. Conceda agli altri di farsi una vita come meglio credono. Ovviamente secondo il rispetto delle leggi e delle altre persone. Non sto inneggiando all'anarchia. Ma dato che queste persone non rubano, non uccidono e non ledono in alcun modo le altre persone, beh, forse è venuto il momento di considerarle come sono, cioè delle semplici persone, e finirla con queste accuse.
L'istruzione è fondamentale: da diversi decenni è troppo degenerata, senza parlare del contributo diseducativo e traviante dei mass media, ed il risultato lo vediamo.
Ringraziamo Nostro Signore che ci dona La Forza e La Luce Vera nel nostro cammino, pregando e testimoniando, semplicemente e con Gioia.